Giovedì 8 maggio
direttore Jonathan Webb
Giuseppe Guarrera pianoforte
Sibelius: Sinfonia n. 4 in la minore op. 63
Šostakovič: Concerto n. 2 in fa maggiore op. 102 per pianoforte e orchestra
Čajkovskij: Romeo e Giulietta, Ouverture-Fantasia
Nel concerto di chiusura la Camerata impingua il proprio organico e affronta, sotto la guida di Jonathan Webb, il quinto capitolo del progetto dedicato alle sette Sinfonie di Jean Sibelius. In programma figura la partitura forse più ardua e sperimentale della serie, la Quarta, composta fra il 1909 e il 1911 e percorsa dalle sensazioni scaturite da un’escursione nei paesaggi estremi di Koli, la montagna della Karelia, e dai «sospiri dei suoi venti e il ruggito delle sue tempeste». La seconda parte allinea due magnifiche partiture russe, col Concerto n. 2 per pianoforte e orchestra di Šostakovič come ulteriore omaggio al compositore nel 50° anniversario dalla morte.
È uno dei lavori più teneri e affettuosi di Šostakovič, composto nel 1957 per il figlio Maxim diciannovenne, che ne fu anche il primo interprete. L’Andante centrale, con la sua disarmante e casta poesia, calza a pennello alla sensibilità di Giuseppe Guarrera, un giovane pianista che farà parlare di sé, perché ha la stoffa del fuoriclasse. Infine, la musica di Čajkovskij ispirata ai due amanti resi immortali dai versi di Shakespeare, sigilla la Stagione come più appassionatamente non si può.
«Good night, good night! Parting is such sweet sorrow,
That I shall say good night till it be morrow.»