La luz de un lago immerge lo spettatore nell'immaginario di un film che si sostiene attraverso la scena, la parola e la presenza. La trama de La luz de un lago è tessuta dai frammenti di vita di personaggi che vivono in luoghi e tempi diversi. Le storie appaiono e scompaiono, sono l'una dentro l'altra come in una matrioska di narratività, una mise en abyme nelle acque profonde del tempo: una coppia che si incontra a un concerto a Manchester, due amanti segreti ad Atene, una donna transessuale a Parigi e una prima all'Opera Fenice di Venezia. La luz de un lago parla di amore, lavoro e violenza in un mondo che visivamente collassa tra miraggi, trompe l'oeil e allucinazioni.
Con una messa in scena innovativa che sfida i limiti del linguaggio e delle convenzioni teatrali, La luz de un lago invita il pubblico ad assistere a una catena di immagini invocate ma sfuggenti, utilizzando pareti scenografiche, testi proiettati, voci fuori campo e una composizione sonora immersiva. Nel corso dell'opera si riflette sulla costante lotta per trovare chiarezza in un mondo pieno di sfocature. Come di consueto nelle proposte artistiche di El Conde de Torrefiel, la visione e l'ascolto entrano in collisione, in un'oscillazione turbolenta in cui si apre una crepa nel significato, per lasciare spazio all'immaginazione dello spettatore: l'unica immagine possibile in scena.
