Una mostra che, in trenta foto, scattate tra il 2021 e il 2024, racconta le vite in transito dai Balcani.
Persone che si sono lasciate alle spalle conflitti, persecuzioni o privazioni, alla ricerca di una vita dignitosa in Europa. Uomini, donne e bambini provenienti da Afghanistan, Pakistan, Bangladesh, Iran o Siria, insieme ad altri paesi, non hanno altra scelta che pericolosi attraversamenti irregolari dei confini per poter raggiungere l’Europa.
I sistemi di accoglienza ufficiali lungo la rotta balcanica offrono spesso condizioni del tutto inadeguate e le persone migranti trovano pertanto rifugio in edifici abbandonati o accampamenti informali vicino al confine, in condizioni di vita estreme. Luoghi dove il tempo è sospeso tra la vita che hanno lasciato e la speranza per un futuro migliore. Durante il viaggio il fuoco diventa uno strumento di sopravvivenza fondamentale, per scaldarsi, cucinare e lavarsi.
L'iniziativa è organizzata dal Servizio Immigrazione del Comune di Prato in collaborazione con il Progetto S.A.I. (Servizio Accoglienza e Integrazione) finanziato dal Ministero dell'Interno tramite il Fondo Nazionale per le Politiche ed i Servizi dell'Asilo.