Michelle Gurevich, canadese, la cui musica attinge da cantanti del passato come Charles Aznavour, Edita Piekha, Alla Pugacheva e Adriano Celentano, per dirne alcuni. Michelle traduce in ballate fumose, testi taglienti e fatalisti, con un tocco melodrammatico che ammalia le platee, soprattutto dal vivo. Artista di culto, ha conquistato sia la scena queer di Berlino, sia la diaspora dell'Europa orientale.
Meg, la regina dell'alt-elettronica italiana approda al Festival delle Colline con un concerto che è un vero e proprio "rito pagano liberatorio, dionisiaco, in cui poter trovare una briciola di felicità", per dirla con le parole della stessa Meg. L'intento è creare un flusso magmatico che non si interrompe mai, dalla prima canzone fino all'ultima. Il compito di rappresentare il vulcano è affidato allo show di luci, che sono parte fondamentale e integrante dell'audio, e che rafforzano la sensazione di essere testimoni di una performance di un'artista davvero unica.